Il PROGETTO DRAMA LAB non si è fermato con il lockdown
– A GAME OF SHADOWS – FIRST PART
– A GAME OF SHADOWS – SECOND PART
Abbiamo ripreso le prove dello spettacolo in modalità DAD, nonostante difficoltà tecniche di ogni tipo, di connessione interrotta e ripresa, di audio ad effetto ritardato o velocizzato, di scarsità di giga, e di quelle legate al fatto che ognuno era separato e distante. La sensazione di condividere uno scopo comune ha tenuto insieme il gruppo, nel quale ciascuno ha contribuito con il proprio tassello. E’ stato infatti,come comporre un grande puzzle: ogni ragazzo ha realizzato la registrazione delle proprie battute, solitamente con video, talvolta con audio, in modo da ricreare, con il montaggio, la percezione di un dialogo.
Abbiamo chiamato il nostro prodotto finale dramavideo: non è sicuramente cinema, e non è vero teatro, mancando di un pubblico in presenza, ma al cinema ha rubato il mezzo espressivo, le immagini video, e del teatro ha cercato di mantenere tutto il pathos e l’energia dinamica di attori e personaggi. Il talento e l’impegno dei nostri ragazzi ha fatto il resto: nessuno di loro è un vero attore, nessuno di loro è di lingua inglese, nessuno di loro è uno scenografo o un costumista o un cameraman. Eppure tutti loro si sono trovati a registrare dei video in solitaria, nel salotto di casa o in camera, seguendo le note di regia, curando il costume di scena, l’allestimento e l’inquadratura; prestando attenzione alla pronuncia di parole nuove, al tono, al ritmo, al gesto che le accompagna. A noi sono apparsi bravissimi, quasi eroici!
Molto liberamente, abbiamo ripreso la sceneggiatura di due recenti film con Sherlock Holmes protagonista, basati sui romanzi di A.Conan Doyle; ne abbiamo fatto l’occasione perché i ragazzi si cimentassero con personaggi ben tratteggiati ma anche intensi e complessi, la cui personalità è stata studiata durante le prove e poi interpretata in modo originale dai singoli attori.
Lo scopo del video finale non è quello di raccontare una storia compiuta: mancano parti di scene montate, parti mai registrate, mancano addirittura scene intere. Gli obiettivi rimangono quelli del fare teatro ma con una sfida in più: lavorare tutti insieme per un prodotto finale sperimentale che poteva ugualmente soddisfare o deludere, data la diversità dallo spettacolo che tutti noi avevamo immaginato. Per noi docenti, anche il solo veder presenti alle prove questi nostri ragazzi, dopo le ore di video lezione mattutine, e sentire le loro voci provare e riprovare le battute, e soprattutto, saperli soddisfatti di quello che hanno realizzato, ci riempie di gioia e di orgoglio!
Vogliamo ringraziare familiari e persone vicine ai nostri studenti, per il sostegno e la fiducia dimostrata al progetto e per essersi talvolta lasciati coinvolgere in veste di comparse e cameramen di tutto rispetto.
Un immenso grazie è poi rivolto all’amico e collega Giacomo Gussoni, che con la sua expertise in ambito teatrale ma anche semplicità di modi e simpatia, ha reso più dinamici ed efficaci tanti nostri incontri preparatori in presenza, e ci ha poi continuato a sostenere in DAD, ritagliando tempi a noi dedicati in un momento lavorativo per lui molto impegnativo.
Affidiamo adesso ad un pubblico comprensivo il giudizio finale e vi auguriamo buon divertimento!
Alessandra e Cristina