1) Se ti capita di vedere, nella tua scuola, che qualcuno subisce prepotenze, parlane subito con il personale scolastico presente: Collaboratori Scolastici (Custodi) e/o Docenti ovvero un adulto.
2) Se tu stesso subisci prepotenze o atti di bullismo, parlane con i tuoi genitori, con un insegnante o con un amico. Ricorda che le cose non cambieranno finché tu non racconterai ciò che succede.
3) Cerca di ignorare il bullo e impara a dire «no» con molta fermezza, poi girati e allontanati. Ricordati: è molto difficile per il prepotente continuare a prendersela con qualcuno che non vuole stare lì ad ascoltarlo.
4) Cerca di non mostrare che sei impaurito o arrabbiato. Ai bulli piace ottenere una qualsiasi reazione, per loro è “divertente”. Se riesci a mantenere la calma e a nascondere le tue emozioni, potrebbero annoiarsi e lasciarti stare.
5) A scuola, e in particolare durante gli intervalli, quando siete in tanti nello stesso spazio, cerca di stare in una zona tranquilla (nei pressi di qualche adulto, vicino ai compagni che ti proteggono, ecc). Ricorda che tutti gli spazi della scuola sono sorvegliati da Collaboratori Scolastici e Docenti.
6) Cerca di evitare di trovarti da solo in quei posti in cui sai che il bullo si diverte a prendersela con te: cambia la strada che percorri per andare a scuola, sull’autobus cerca di sederti vicino all’autista o a qualche adulto.
7) Se vieni picchiato dillo subito a un Collaboratore Scolastico (Custode) o a un insegnante e chiedi che scriva quello che è successo.
8) Non venire alle mani può essere di aiuto. Se tu fai a botte con i bulli potresti peggiorare la situazione, farti male o prenderti la colpa di aver cominciato il litigio.
9) Mantieni un diario di quello che ti sta accadendo. Scrivi i particolari degli episodi e le tue sensazioni. Quando ti deciderai a dirlo a qualcuno, una memoria scritta degli episodi di bullismo renderà più facile dimostrare come sono andate le cose.
10) Il bullismo fa stare molto male e, se senti che non ce la fai ad affrontare e risolvere la situazione, può essere utile che ne parli con un adulto, con un insegnante, con i tuoi genitori e anche con il tuo medico o con uno psicologo.